E’ l’ora di pranzo e abbiamo fame, così decidiamo di farci
un bel piatto di pasta. Prima dobbiamo cuocere la pasta e per fare ciò bisogna
riscaldarla ad una temperatura costante. Come fare? Prendiamo una pentola e la
riempiamo d’acqua e la riempiamo non
fino all’orlo, ma fino un certo livello in modo da immergere completamente
la pasta che vorremo cucinare. Mettiamo la pentola sul fornello acceso e aspettiamo fino a quando bolle l’acqua.
Tutte queste indicazioni sono banali e per chi cucina, ogni giorno, le esegue
in automatico permettendosi nel
frattempo di leggere un libro ,parlare al telefono,pensare ad altro o fare qualche
altra faccenda mantenendosi sempre,si spera,vicini alla cucina. Ma perché non
pensiamo ogni tanto a quello che fa la natura
per noi? In questo caso l’acqua?
Piano piano la temperatura comincia a salire e sul fondo della pentola potremmo notare la formazione di piccole bollicine. Queste bollicine sono formate da gas che erano disciolti nell’acqua come azoto, ossigeno e anidride carbonica ed esse si formano anche a temperatura ambiente,come nel caso delle bibite gassate. Una volta aperte vengono messe nel frigorifero per mantenere il loro sapore. Un esempio: la Coca-Cola dopo averla aperta, se lasciata fuori dal frigo, i gas disciolti nella bibita si liberano e si disperdono nell’ambiente.
Osserviamo ancora l’acqua che si sta scaldando,
adesso per il fenomeno di convenzione l’acqua più vicina al fuoco è più calda,le
molecole si allontanano tra di loro, diminuisce la sua densità e tende a risalire prendendo il posto
dell’acqua in superficie che scende, perché più fredda e quindi più densa. Si hanno
dei moti convettivi.
L’acqua vicina alla superficie comincia a evaporare più
velocemente contribuendo al
raffreddamento della superficie. Perché? L’acqua è fatta da particelle, la
temperatura si alza pertanto le
particelle aumentano di velocità e urtano sempre più tra loro, quelle più
veloci e quindi con alta energia cinetica si liberano ed escono dalla pentola
e a
rimanere sono le particelle più lente con energia cinetica più bassa,
dunque si ha un abbassamento di temperatura.
Se copriamo la pentola con un coperchio si raggiunge più
rapidamente l’ebollizione, perché esso trattiene il vapore caldo riducendo la
dispersione di calore. Quando l’acqua sta per bollire la temperatura del fondo
è più alta di quella della superficie,
si ha una elevata energia cinetica in grado di trasformare il liquido
allo stato gassoso. Le prime bolle si staccano dal fondo ,ma non arrivano in cima,di
colpo spariscono. Questo ancora perché non riescono a vincere la pressione
esterna. In seguito la temperatura aumenta e le bolle di vapore vincono la
pressione esterna e sfuggono dalla superficie. La temperatura raggiunge il
punto di ebollizione e il vapore si forma non solo sulle pareti ma anche nel
mezzo del liquido.
L’ebollizione si verifica quando la tensione di vapore del
liquido eguaglia la pressione esterna. La tensione di vapore è la
pressione del vapore quando si raggiunge l’equilibrio tra la fase gassosa e la
fase liquida. Ma questo cosa significa? Durante il riscaldamento ci sono
particelle del liquido più veloci che si liberano e passano allo stato gassoso
e altre,più lente, si trovano allo stato gassoso e per le forze intermolecolari tornano allo stato liquido. Da una parte si ha l’evaporazione e dall’altra
si ha la condensazione. E questo durante il fenomeno avviene chissà quante volte.
Immaginate un autobus pieno, a ogni fermata alcune
persone scendono e vengono sostituite da altre che salgono. Si verifica
l’equilibrio. In questo caso le persone che sono all’interno dell’autobus sono
le molecole di vapore e quelle che aspettano alle fermate sono le molecole
d’acqua allo stato liquido. A un certo punto l’autobus è troppo pieno e non può
più far salire altre persone,la gente che è nell’autobus rappresenterà il
vapore saturo. Il vapore saturo è il volume sovrastante il liquido che non può
più contenere molecole in fase gassosa. E la pressione esercitata dal vapore saturo
presenta in quel momento il suo valore massimo e si
verifica in una particolare temperatura. La pressione di vapore saturo è detta
anche tensione di vapore saturo.
L’ebollizione è
l’evaporazione rapida di un liquido e avviene a
specifiche temperature, per esempio l’acqua avviene a 100 °C
, il mercurio a 357°C e il ferro a
3000°C .
Torniamo a noi, adesso la temperatura è costante e rimarrà
finché tutta l’acqua non è evaporata. Ora tutte le molecole in fase liquida passeranno allo stato gassoso. Alzando il fuoco aumenteremo la
produzione di vapore ,ma non la temperatura. Aggiungiamo il sale nell’acqua e
buttiamo la pasta. Il sale interagisce
con l’acqua e fa aumentare la sua temperatura
di ebollizione, di conseguenza l’acqua bolle più tardi. E’ consigliato
metterlo dopo il sale,ma la quantità di sale messa in cucina potrebbe essere
ininfluente, perciò la scelta se metterlo prima o dopo non dovrebbe cambiare; su questo antico problema ardua sentenza ai chimici.
Il punto di ebollizione è anche influenzato soprattutto
dalla pressione atmosferica. In alta montagna l’aria è più rarefatta e la sua
pressione è minore rispetto a quella al livello del mare, pertanto la tensione di vapore
eguaglia prima la pressione esterna e l’acqua bolle prima. La temperatura di
ebollizione sarà più bassa (<100 °C) e quando buttiamo la pasta essa cuoce più lentamente,dato che la cottura
di un cibo dipende dalla temperatura. In montagna servirebbe una pentola a
pressione in grado di tenere il vapore provocando un aumento della temperatura
di ebollizione, ma il cibo sarà cucinato
meglio e più rapidamente per la temperatura costante (>100 °C).
Stiamo dilungando troppo..... ah ecco la pasta è cotta ! Se state cucinando,siete annoiati, vi sentite soli e non sapete cosa fare, ricordatevi che la natura pensa a voi e non smette mai di lavorare.
Buon appetito!
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